Musician / Digital Artist

Karnak – Tutti i Colori Del Buio

Questo album autoprodotto dei Karnak, datato 2002 è un tributo alla filmografia horror italiana degli anni 70, da qui il titolo (è un famoso film di Sergio Marino del 1972).

I brani sono oscuri, tuttavia brutali e aggressivi.

In questo lavoro ci sono moltissimi interventi di guitar synth, non tutte le tastiere che sentite sono prodotte da una tastiera, bensì da una chitarra collegata al celebre Roland GR-50.

È inoltre il primo album sul quale uso chitarre con più di sei corde (7 nella fattispecie).

Per la prima volta inoltre, anticipando i tempi, le chitarre furono registrate usando dei simulatori, cosa che oggi è lo standard di mercato per un certo tipo di produzioni.

Dal punto di vista sonoro e tecnologico, sicuramente una release proiettata nel futuro. Le prime avvisaglie di questo genere erano già state sperimentate dalla band nella bonus track inclusa nella versione cd del precedente “Melodies Of Sperm Composed”, intitolata “Zeder” (film di Pupi Avati del 1983).

Stefano Rumich – Batteria e percussioni elettroniche
Matteo Weber – Voce growl
Roberto Sarcina – Basso, voce parlata
Gabriele Pala – chitarra, guitar synth

Marco Colella – tastiere (non presente in foto)

Crediti:

Musica e testi: Karnak
Batteria registrata da: Enrico Perusin
Registrazione, mixaggio e mastering: Gabriele Pala
Artwork: Edoardo Sartori

01 – Daddy Just Wanted To Play
02 – M.A.S.S. (Malignant Arcane Sacred Sabbath)
03 – Passion Of The Last Supper
04 – Phobia
05 – Synthetic Tears
06 – The Others

Recensioni:

Shapeless (8.5 / 10)

Interviste:

Shapeless